Un’isola molto conosciuta ma spesso poco considerata come meta per un viaggio in moto.
La Corsica non è solo spiagge ma anche montagne che svettano al centro dell’isola.
Il periodo migliore per visitarla, sia in moto che con altri mezzi, è da maggio a settembre.
Giugno è sicuramente il momento migliore perchè le temperature sono miti e c’è poco affollamento.
Di seguito troverai l’itinerario consigliato da Motorizzonti per un viaggio in moto in Corsica.
Curve e paesaggi mozzafiato
Il nostro tour ha inizio tra le vette dell’isola, dai 1.218 metri del Col de Bavella, incorniciato dalle sette guglie in granito e da foreste di lecci che creano l’illusione di essere in un angolo di un grande parco americano.
Frequentato prevalentemente da chi ama il trekking, non è il passo più alto dell’isola ma regala paesaggi e colori molto suggestivi.
Da qui si prosegue verso sud, passando per Zonza, una cittadina che offre esperienze avventurose, dal canyoning alle escursioni in quad. Si arriva a Propriano, un lungomare suggestivo dove fermarsi per un bagno o una breve sosta.
Si costeggia la baia, seguendo le indicazioni per Serra di Ferro, un piccolo centro abitato circondato da pascoli da dove si può ammirare il mare da una nuova prospettiva.
Ci dirigiamo verso Coti-Chiavari, il punto migliore dove ammirare il golfo di Ajaccio.
Ajaccio: la città di Napoleone
Proseguiamo scendendo verso quella che oggi sembra una piccola Nizza, circondata da palme, con una serie di luoghi da visitare che ricordano il cittadino più illustre di Ajaccio: Napoleone Bonaparte.
Si prosegue sul lungomare verso ovest e verso Capo di Feno per raggiungere una delle spiagge più amate dai surfisti.
Da qui ci dirigiamo verso nord con una serie di tornanti tanto amati da noi bikers, che ci porta sul tratto più affascinante dell’isola per i colori e per le forme che assumono le rocce in questa zona.
Si arriva poi a Cargese, enclave greca del XVIII secolo, e allontanandoci dal mare proseguiamo fino a Piana, uno dei borghi più belli della Francia.
Da qui si raggiungono spiagge da sogno come la plage d’Arone e la marine de Ficajola, al termine di circa 5 km di tornanti ideali per chi è in moto, in quanto la strada è molto stretta.
Qui si arriva nel cuore del Parco Nazionale des Calanques de Piana, dove le rocce alte 400 metri sono state modellate dal vento e dall’acqua in milioni di anni. Un ambiente da scoprire avventurandosi a piedi sui sentieri, seguendo la D81, la strada principale che serpeggia tra le guglie dalle forme più particolari.
Due itinerari in moto
Da qui si possono scegliere due itinerari: si può proseguire lungo la costa, da Calvi e l’Ile Rousse, oppure proseguire verso l’entroterra, dopo avere visitato la torre genovese e la zona pedonale di Porto.
Scegliamo di dirigerci verso l’interno dell’isola, dove i tornanti la fanno da protagonisti.
Proseguiamo verso Evisa lasciandoci alle spalle il mare, per immergerci tra i larici di Forêt d’Aïtone fino ai 1.467 metri del colle di Vergio, il valico più alto dell’isola.
Da qui si inizia la discesa fino alla base occidentale del “dito” di Cap Corse.
Se si ha la moto adatta, si può proseguire verso il deserto des Agriates.
In alternativa si prosegue sulla strada principale verso Bastia, aprendo un’ultima vista da cartolina dall’alto su una città tutta da esplorare, oggi molto più vivibile rispetto a qualche anno fa.
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