Rieccoci qui.

Hai letto lo scorso articolo?

Bella la Grecia vero?

Se ti sei perso l’articolo puoi leggerlo qui.

Non male anche la Gibilterra Race eh, e il nostro Luca Caccia è stato straordinario, se te lo sei perso ti consiglio davvero di andartelo a leggere cliccando qui.

Oggi in questo nuovo articolo riprendo un po’ un concetto di cui ho parlato il mese scorso.

Qualcosa di più specifico e dedicato.

Ricordi il primo articolo del mese di luglio, quello sui week end (anche questo se te lo sei perso puoi rileggerlo qui).

Beh in quell’articolo ti ho fatto la mia personale classifica dei migliori luoghi e percorsi per godersi un week end in moto, importantissimo per scaricare un po’ di tensione e godersi la propria passione per le due ruote.

Nella classifica al primo posto c’era una terra conosciuta da pochi, non una meta molto famosa e gettonata, ma che a mio avviso è la migliore: le Langhe e il Monferrato.

Oggi andrò a parlarti un po’ più nel dettaglio di queste terre, così che tu possa non solo conoscerle ma anche viverle completamente con un week end fatto di relax, buona cucina, e curve divertenti.

Sei pronto?

Allora  la prima cosa che devi sapere è che questi territori sono PATRIMONIO DELL’UNESCO.

E già questo la dice lunga, il più grande ente mondiale che definisce i luoghi da visitare migliori al mondo ha selezionato queste strade con le loro colline, i loro borghi, e i campi come una delle meraviglie della terra.

Io personalmente ho avuto la fortuna di scoprirle bene con uno dei ragazzi del team, un Tour Leader che in queste terre è nato e cresciuto, Paolo Zeggio.

Se hai già viaggiato con noi magari lo hai conosciuto, è una persona semplice, molto pane al pane vino al vino, e queste terre da cui proviene lo rappresentano molto bene.

Paesaggi tanto semplici quanto belli.

Colline coltivate a grano.

Vitigni verdi e pieni.

Buona cucina.

E ovviamente ottimo vino.

Il Monferrato e le Langhe hanno tutto quello che serve per farti raggiungere l’agognata pace e tranquillità che ognuno di noi cerca.

Ricordo ancora il primo giro in moto in questi posti.

Ero rimasto colpito da come la natura e l’uomo si fossero uniti per dipingere un quadro così bello, e come tutto questo fosse davvero a misura di motociclista, con strade molto belle, alcune più o meno semplici da percorrere ma tutte con un panorama mozzafiato e pochissimo traffico, l’ideale insomma per staccare la spina.

Ora veniamo a qualcosa più di pratico, dopo tutte queste belle parole.

Se faccio questo giro cosa dovrei andare a vedere o che tappe dovrei inserire nel mio percorso?

Su questo punto ovviamente ci sono mille possibilità diverse, perché il territorio è abbastanza ampio e la scelta è davvero tanta, la cosa più comoda, se si abita vicino a questi luoghi, quindi in Piemonte, Lombardia o Liguria sarebbe quella di scoprirli man mano con più week end dedicati.

Ma lasciamo stare questo punto.

Personalmente vedo questo giro com un’occasione di vivere esperienze che in altri luoghi non potrei avere per il tipo di percorso, le persone dei borghi, e le occasioni enogastronomiche davvero interessanti.

Ecco allora che in un tour di questi luoghi non può mancare una visita ad una cantina ad esempio.

Nel Monferrato ho visitato dei luoghi magici chiamati Infernòt.

Questi sono locali sotterranei costruiti scavando a  mano la roccia arenaria, la pietra da coloni o il tufo.

Sono cantine prive di luce e di areazione diretta, e in genere sono adibiti a conservare le bottiglie di vino.

Soprattuto in estate questi luoghi prendono un fascino incredibile.

Lo sbalzo termico entrando è forte, l’odore colpisce, e l’estetica di questi luoghi sorprende chiunque.

Ti assicuro che fare un assaggio di vini, forse i più buoni che abbia mai bevuto, in questi locali sotterranei è davvero un’esperienza unica.

In un tour di queste terre che si rispetti non possono mancare, anche se non tutti sono visitabili e soprattutto senza i giusti contatti.

Ma torniamo a noi.

Appurato che una visita ad un Infernòt deve esserci nel percorso, personalmente ti consiglio di strutturare il viaggio anche in base al tuo punto di partenza.

Ad esempio, se come me parti da Torino la cosa migliore è iniziare andando a visitare Superga.

La collina del Grande Torino oltre ad essere meta di pellegrinaggio sportivo per la tragica fine della squadra è anche uno dei luoghi con il miglior panorama di tutto il nord Italia.

Poi si scende nelle Langhe.

Qui la nocciola e le viti la fanno da padroni.

Ogni collina è una piccola perla per la vista con i suoi colori con diverse tonalità di verde.

Qui personalmente visiterei tantissimi luoghi, ma se proprio dovrei sceglierne alcuni partirei dal castello di Grinzane Cavour, per poi proseguire fino a Barolo.

Su questo paese devo spendere qualche parola, stai tranquillo, se mi dai ascolto ti piacerà.

Barolo è un luogo davvero straordinario.

Oltre a dare il nome all’omonimo vino, uno dei miei preferiti, è un paese davvero carico di vitalità.

Da anni ormai organizzano qui uno dei più importanti festival di musica e cultura Italiani, il Collisioni, che attira ogni anno migliaia di turisti ma non solo per le grandi star e gli ospiti internazionali, per citarne solo alcuni recenti Robbie Williams, Helton Jhon, Sting, e Lenny Craviz.

Questa terra attira perché c’è tutto quello a cui non siamo più abituati.

Semplicità.

Buon cibo.

Gente ospitale.

Insomma è un posto dove la vita scorre ancora lenta e leggera, e dove in poco tempo si raggiunge facilmente una pace e una tranquillità difficilmente raggiungibili altrove.

Il paese anche esteticamente è molto bello, e in un tour di queste terre deve essere un must.

Poi come ti ho detto se se una persona che apprezza i festival musicali ed è disposta a trovare anche un po’ di traffico farvi un giro nei giorni del festival è un’esperienza fantastica.

Per trascorre la notte c’è l’imbarazzo della scelta.

In tutte queste aree ci sono moltissimi agriturismi dove mangiare e dormire senza spendere troppo ma non rinunciando al confort, ovviamente in una sosta all’insegna della tranquillità, del buon cibo e di vino ottimo.

Il Monferrato poi presenta un territorio davvero interessante.

Come tutto il percorso è fatto di curve e strade di campagna.

I campi la fanno da padrone.

Grano, grano turco, uva, i profumi e i colori delle coltivazioni colpiscono subito.

Qui davvero ad ogni svincolo ti trovi davanti un paesaggio che può sembrare ripetitivo ma che in realtà è sempre nuovo e diverso.

Anche paesi molto piccoli e all’apparenza insignificanti prendono bellezza per i vari “Belvedere” dove la vista è sempre una garanzia.

Da alcuni vedi vallate di campi e le montagne in lontananza, da altri con le giuste condizioni meteo vedi addirittura il mare.

Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti.

Queste sono terre che sono sconosciute alle grandi folle di turisti per ora.

Per l’Americano, il Cinese, o l’Arabo le colline italiane sono per lo più quelle del Chianti.

Qui si riesce a vivere un’esperienza ancora semplice, più tranquilla, ma sicuramente non da meno per panorami, ospitalità e buona cucina.

Le strade poi sono un piacere, curve dolci si alternano in base al percorso a rettilinei o tornanti divertenti, e se uno ha una moto da sterrato allora il divertimento è certo con tutte le strade in mezzo ai boschi.

Insomma, spero con questo articolo di averti fatto capire un po’ di più perché per me questo è il miglior week end in moto da fare in Italia, ovviamente per capire appieno ciò di cui parlo dovresti viverlo.

Con Motorizzonti organizziamo un week end in gruppo in queste terre meravigliose.

Intanto spero che l’articolo ti sia piaciuto e che il tuo prossimo week end sia proprio tra i vigneti e le colline del Piemonte, per staccare la spina, goderti le curve, il buon cibo e il vino, magari in un Infernòt.

A presto

Valter